La svolta del Papa su Israele e sulla pace. Eccezionale!
Pubblicato da Davide Romano alle 16:38 in Israele e ANP
"Lo Stato d'Israele deve poter sussistere pacificamente in conformità alle norme del diritto internazionale". Lo chiede Benedetto XVI nel discorso al Corpo Diplomatico. Secondo il nuovo Papa, in conformità alle norme internazionali, "parimenti, il Popolo palestinese deve poter sviluppare serenamente le proprie istituzioni democratiche per un avvenire libero e prospero". (...)
Secondo il Papa "il pericolo è reso più acuto dal terrorismo organizzato, che si estende ormai a livello planetario". "Numerose e complesse - ha spiegato il Pontefice - ne sono le cause, non ultime quelle ideologico-politiche, commiste ad aberranti concezioni religiose".
Ferma è la condanna di Ratzinger verso un terrorismo che "non esita a colpire persone inermi, senza alcuna distinzione, o a porre in essere ricatti disumani, inducendo nel panico intere popolazioni, al fine di costringere i responsabili politici ad assecondare i disegni dei terroristi stessi". (...)L'affermazione della pace, ha detto ancora il Papa, "non è solo il silenzio delle armi", ma ha come premessa fondamentale il rispetto dell'uomo e dei suoi diritti(...) Liberonews
Finalmente ce l'ha fatta! un Papa a detto "Israele" invece che "Terra Santa". Un vero avvenimento! Sembra una stupidata, lo so. Ma teologicamente è molto importante. Uno dei fondamenti della teologia antisemita della Chiesa era proprio la "teologia della sostituzione", e cioè la tendenza a sostituire il popolo ebraico con quello cattolico, lasciando agli ebrei la funzione di errare per dimostrare al mondo la loro sorte di peccatori (scusate il linguaggio, ma in soldoni era questo il concetto). Con Giovanni Paolo II è arrivato il riconoscimento del diritto di Israele a esistere (nel 1995, e solo dopo gli accordi di pace, dando l'infelice impressione che il Vaticano avesse la necessità dell'ok palestinese per riconoscere Israele!), comunque un grande passo. Ma neppure il Papa polacco era mai riuscito a dire la parola "Israele". Oggi Ratzinger lo ha fatto, e siamo certi che le sue parole non sono casuali: dire Israele vuol dire riconoscere che la vera Israele è quella che c'è, e non il popolo cattolico. Un grazie di cuore a questo Papa, tanto criticato (e a volte anche giustamente) per le sue chiusure, ma anche capace di grandi aperture. Da non sottovalutare anche l'altra frase-chiave sulla pace, sulla quale da anni ci battiamo. "Pace" non è solo il silenzio delle armi, ma il rispetto dei diritti umani. Un doppio bravo - di cuore - a Benedetto XVI!!
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