giovedì 28 giugno 2007

bravo Veltroni.... peggio di altri

7 giugno 2007

Alla faccia della coerenza...



Guardate cosa giurava in tv Veltroni (video ripescato grazie a Daw):

Una sola domanda: e la coerenza, caro Walter, che fine ha fatto? Già, ma tanto
la gente dimentica in fretta le promesse strappa-applauso fatte in televisione.
E poi Veltroni, non dimentichiamocelo mai, è quello che aveva promesso che,
conclusa l'esperienza di sindaco di Roma, avrebbe lasciato la politica per
dedicarsi ad aiutare i bambini in Africa (che a questo punto lo vedranno
al massimo in cartolina Walter "il buono"). Per la leadership
del partito democratico c'erano
due possibilità: la serietà e la concretezza di Bersani, insomma la "sostanza"
di uno dei pochi che in Italia prova davvero a fare riforme in senso liberale
(ribadisco ancora una volta che personalmente stimo molto Bersani),
e il neo-kennedysmo all'amatriciana di Veltroni, insomma tanta "forma"
e poca sostanza. Significativo il giretto ad uso mediatico che Walter si è
fatto nel Paese di Don Milani. Con tutto il rispetto per Don Milani, l'Italia
ha molto più bisogno di progetti concreti, e sottolineo concreti, prima che
di celebrazioni in stile fiction con troupe tv al seguito. Dunque, la sostanza
di Bersani contro la forma di Veltroni. Ma nell'era mediatica, ahimè,
vince la forma.

martedì 26 giugno 2007

CHL E' PRONTA COME GIA' ANTCIPATO QUALCHE TEMPO FA'



Chl. A giorni Cda per incremento quota Cornell






martedì 26 giugno 2007 - 11:47

Con l’uscita dalla black list parte la nuova fase di crescita di Chl a livello industriale. Ma anche finanziario, con il fondo Cornell pronto a fare la sua parte. Il gruppo dopo l’ok di Consob ha avviato un piano massiccio di investimenti tecnologici per rafforzare la leadership in Italia del portale e-commerce. Nuovo sito, ma anche nuovi finanziamenti per crescere per linee interne con nuovi prodotti merceologici e accordi commerciali. Risorse finanziarie a sostegno di questo piano industriale che arriveranno anche dall’ulteriore incremento della quota del fondo americano Cornell Capital. Secondo quanto risulta a IlNuovoMercato, proprio nei prossimi giorni si terrà un Cda straordinario per deliberare l’ulteriore aumento di capitale per favorire l’ingresso di Cornell nel capitale di Chl. Sarebbe il primo step di una serie di successivi aumenti di capitale che dovrebbero portare nelle casse della società dei Franchi una cifra vicina ai 10 milioni di euro.

martedì 19 giugno 2007

ECONOMIA ITALIANA ANALISI A DIR POCO PERFETTA

Il pil Italiano cresce, a rilento ma cresce.
Eppure se guardiamo il rapporto PIL/Costo del debito pubblico ci accorgiamo come si e’ passati da un 4,5% del 2005 al 4,9% previsto per il 2008.
La ragione e’ semplice, l’aumento dei tassi di interesse passati in poco piu’ di 18 mesi dal 2% al 4% ha messo in ginocchio le finanze italiane.
La cosa assurda e’ che nessuno ne parla con la dovuta serietà! La crescita dei tassi penalizza il nostro paese in maniera sostanziale, eppure basterebbe che il tesoretto venisse utilizzato per ridurre il debito pubblico per rendere la situazione meno drammatica. Invece no. Nessuno vuole utilizzare il tesoretto nel modo piu’ appropriato.
Tanto siamo in Europa….qualcuno dice! Nel senso che, essendo in Europa, la spread dei tassi con quelli degli altri paesi non puo’ peggiorare. Questo e’ vero e chi se ne avvantagia sono le aziende/imprenditori sane ma non certo i cittadini!

Facciamo due conti in tasca a una famiglia media italiana:
Vediamo cosa succedeva 18 mesi fa quando i tassi erano al 2% e cosa potrebbe succedere se i tassi arrivassero al 4,5% per fine anno per la nostra famiglia.
Per ipotesi supponiamo che la famiglia abbia contratto un mutuo sulla prima casa per un importo di 200.000 euro a tasso variabile e abbia assets finanziari per 250.000 euro e una bassa propensione al rischio investendo il 20% in azioni e il resto in obbligazioni a breve.

2005!
Questa famiglia 18 mesi fa pagava il mutuo Libor (2%) + 70 basis point ovvero 2,7% ovvero 5400 euro all’anno.
Passiamo alle obbligazioni
200.000 Euro investiti in Bot al 2% tassati al 12,5% danno alla famiglia ricavi per 3.500 euro.
50.000 Euro in azioni al 15% di rendimento (rendimento medio degli ultimi anni) con tassazione al 12,5% danno 6550 euro
La somma porta a un ricavo di 10.050 Euro da attivita’ finanziarie.
Passiamo al valore della casa. 18 mesi fa le aspettative sul valore degli immobili erano di continua rivalutazione a tassi del 8% (media degli ultimi anni). Supponendo che l’immobile valesse 400.000 euro la famiglia si attendeva aumenti di patrimonio nell’ordine di 32.000 euro per anno da rivalutazione.
Quindi per riassumere. La famiglia media aveva costi per 5400 euro e ricavi per 10.050 (differenza positiva per 4650 euro) ai quali si aggiungeva una maggiore ricchezza da rivalutazione immobili per 32.000 euro.

Vediamo a fine 2007!
A fine anno la stessa famiglia paghera’ sul mutuo Libor (4.5%) + 70 basis point ovvero 5,2% ovvero 10.400 euro.
Ma la stessa famiglia guadagnera di piu’ sugli assets finanziari…??.vediamo
200.000 euro in Bot renderebbero il 4,5% tassati al 12,5% ovvero 7.880 euro.
Dalle azioni, con i tassi al 4,5% possiamo attenderci rendimenti inferiori (basta vedere che da inizio anno il mercato italiano abbia reso solo il 5%). Ipotizziamo un rendimento del 10%, ovvero 5000 euro che tassati al 12,5% danno un rendimento di 4.400 euro.
Passiamo al valore dell’immobile. Con tassi di interesse in aumento gli immobili diventano sempre meno interessanti. Ipotizziamo quindi un aumento del valore della casa del 4% ovvero di 16.000 euro.
Quindi la stessa famiglia 18 mesi dopo si ritrova costi per 10.400 euro e rendimenti di 12280 euro (differenza positiva di solo 1880 euro).
Il maggior valore degli immobili e’ atteso per 16.000 euro.

ALCUNE RIFLESSIONI:
L’aumento dei tassi di interesse non e’ positivo per una famiglia media. Infatti sui tassi di interesse attivi la persona paga il 12,5% di tasse mentre nulla puo’ detrarre dai tassi di interesse passivi.
Abbiamo visto che a distanza di 18 mesi il costo (da interessi) per un mutuo passa da 5400 euro a 10.400 (la differenza negativa e’ di 5000 euro). Sulle attivita’ finanziarie obbligazionarie si passa da rendimenti di 3500 euro a 7880 euro. La differenza e’ di 4380 euro. Quindi la tassazione al 12,5% incide in maniera significativa sulla differenza di rendimenti.

RICORDO CHE LA FAMIGLIA….
-se avesse investito in obbligazioni a lungo termine avrebbe perso molti soldi negli ultimi 18 mesi.
-se si fosse indebitata nel credito al consumo sarebbe stato ancora peggio.
-L’ipotesi di mercato azionario con performance positive e del continuo aumento del valore degli immobili non e’ detto che si avverino. Sono molti a credere che i mercati azionari non possano salire all’infinito con crescite a doppie cifre e che una discesa sia alle porte. Cosi come molti pensano che gli immobili possano addirittura scendere di valore.
-Non aggiungerei le spese accessorie per gli immobili che sono in forte aumento (tasse, costi di mantenimento)
-La crescita dei salari e’ancora molto bassa.
-La famiglia media italiana non ha Bot e Fondi azionari ma e’ stata riempita da prodotti strutturati e polizze unit link a capitale garantito che, in caso di scarsa salita dei mercati azionari (o discesa) porteranno a rendimenti vicino allo 0% mentre i tassi sono in salita. Uscire da tali prodotti sarebbe particolarmente oneroso.
di paolo barrai

lunedì 18 giugno 2007

QUANDO LA PROFESSIONE VA DISTINTA DALLE ALTRE ATTIVITA'......

eccoci
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Solo contro tanti
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La città si riveste di verde e trova nelle sue strade il grande entusiasmo che già aveva conosciuto nel passato. Rivive un senso di liberazione, l’appuntamento non tradito con un grande evento.
Fra tante sfide non vinte, quella di ieri al Partenio consegna al popolo irpino motivi di orgoglio. Riapre il sentiero dei sogni verso quei traguardi già raggiunti negli anni settanta.
E’ questo il grande miracolo del calcio. Esso riesce ad aggregare, a diventare riferimento di una comunità, ad unire, come difficilmente avviene in altri settori. Forse non è il momento di parlarne, ma non farlo sarebbe un’ipocrisia.
Ora che i lupi sono tornati in serie B vale la pena di ricordare, mentre legittimamente si festeggia la promozione, che il cammino non è stato facile. Soprattutto, mi sia consentito, per Massimo Pugliese. Ha dovuto sopportare di tutto. Ingiurie, accuse, vicende personali che si sono intrecciate con i risultati che di domenica in domenica maturavano sul campo. Problemi legati alla sua attività professionale che sono stati messi sul banco degli imputati e così via. Fino alla coda di questo campionato, quando sospinto da un tifo sempre più esasperato, e sul quale era facile prevedere pressioni esterne, fu costretto ad esonerare mister Nanu Galderisi a cui oggi non può non andare il sincero ringraziamento per aver messo su una squadra competitiva e temibile. Il merito di questa promozione appartiene anche a lui.
Come, per la minima parte a Giovanni Vavassori che firma l’evento. Ma è soprattutto ai fratelli Pugliese che occorre oggi dire grazie. Per ripagarli delle tante amarezze e per augurare loro la stessa tenacia dimostrata in questo campionato anche nella serie cadetta.

sabato 16 giugno 2007

VIOLENZA O LEGITTIMA DIFESA?

Seconda violenza contro Ariano e il suo territorio, perché non c’è mai stato uno studio di fattibilità, di esame delle conseguenze sui corsi d’acqua e sulle falde acquifere.
3) Fatta la discarica, che doveva ricevere rifiuti urbani, si cominciarono a notare camion con targhe straniere che nottetempo scaricavano qualcosa. Immondizia non poteva essere perché nessun paese straniero è venuto a sversare in Italia. Gli agricoltori della zona ed alcune forze politiche denunciarono queste circostanze. Nessuno mai ha aperto una inchiesta.
Come la vuoi chiamare, violenza passiva? E sia, ma siamo alla terza violenza contro Ariano e contro i coltivatori della zona che sono stati costretti a togliere ogni attività legata alla pastorizia perché nessuno comprava più i prodotti provenienti da quella zona ritenuta inquinata.
4) Finalmente un giudice vuole vedere chiaro. Apre una inchiesta e requisisce la discarica. Che fa il Governo? Vara un decreto legge con il quale vanifica l’iniziativa del magistrato. Riapre la discarica. Capito bene? Siamo alla quarta violenza, questa volta contro la magistratura (a difesa della quale certe forze si ergono solo quando va loro a fagiuolo, contro la costituzione e ancora una volta contro Ariano).
5) Un ministro della Repubblica impedisce l’utilizzo di una discarica più vicina al suo collegio elettorale, tanto da costringere Bertolaso a minacciare le dimissioni, e poi si associa al varo del decreto legge di cui sopra. Quinta violenza: alla parità dei cittadini di fronte alla legge. Lo vuoi chiamare clientelismo? Sempre violenza è.
6) Il giorno 11 giugno il Consiglio comunale di Ariano si riunisce e all’unanimità, da destra a sinistra, vota un ordine del giorno in cui si dichiara contrario alla riapertura della discarica e fa presente che potrebbero esserci anche problemi di ordine pubblico. La risposta del Governo non si fa attendere: il giorno successivo il Prefetto di Avellino chiede con un fax al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Ariano di convocare il Consiglio stesso per il giorno 14 alle ore 12. E’ il sesto atto di violenza; condotto contro gli arianesi e il proprio organo di autogoverno: il Consiglio Comunale. Ma come si poteva pensare che ventuno consiglieri si rimangiassero ciò che avevano deliberato qualche giorno prima?
7) Come definisci tu una personalità istituzionale, a livello provinciale, che in questi giorni ha fatto questa proposta: fateci aprire la discarica e noi vi facciamo sbloccare presto la strada per Foggia, cioè la strada statale 90 per le Puglie. Tu come definisci questo episodio: delirio di onnipotenza, stupidità, insipienza? Puoi definirlo come vuoi, per me è il settimo atto di violenza. I tuoi lettori devono sapere che per una frana di cento metri la strada per Foggia è interrotta da oltre due anni.
Se la frana si può riparare, lo si faccia. Se, invece, come sostiene l’Anas, la cosa è complicata per via del movimento complessivo della collina sovrastante, perché questa personalità non tace senza avvelenare di più gli animi?
Si dice: Bertolaso aveva il diritto di incontrare gli amministratori e le associazioni.
Si, è vero. Ma un diritto si può esercitare con maggiore forza e autorevolezza quanto più si assolve prima al proprio dovere.
Il dovere di Bertolaso era, ed è, quello di rimuovere gli ostacoli che si sono frapposti fino ad oggi alla soluzione del problema dei rifiuti in Campania: incapacità gestionale, clientelismo, ruolo della camorra, sperpero di pubblico denaro per consulenze inutili e mai applicate. Non una queste, ma una serie di violenze che Bertolaso aveva il dovere di rimuovere. E non lo ha fatto o non glielo hanno fatto fare. Conclusione: si vuole esagerare e chiamare violenza il lancio di fogli di carta con la scritta “NO” e un calcio contro la macchina? Ebbene è stata violenza per legittima difesa. Non luogo a procedere. L’esasperazione è grande. La discarica di Difesa Grande non può essere disponibile. Va solo bonificata Senza un segnale di inversione di tendenza ad Ariano non si può chiedere niente, nemmeno la riapertura per pochi giorni. Mi dicono, mentre scrivo, che la Segreteria di Prodi avrebbe chiesto il consenso all’apertura della discarica per venti giorni.
Bisogna rispondere no, fermo e risoluto.
E sai perché? Perché c’è un precedente che fa testo: nel giugno del 1998 al sindaco di Ariano, dott. Vittorio Melito, dimissionario sempre per via della discarica, fu chiesto di rimanere al suo posto e, in vari incontri al Ministero dell’Interno, il Ministro in persona si impegnò a far chiudere la discarica entro pochi mesi. Ci sono i verbali. E sai chi era il Ministro, nonché compagno di partito del sindaco? L’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Mi viene da dire che ieri, gli arianesi, hanno difeso anche la credibilità della massima carica dello Stato. Ti ringrazio per l’ospitalità e ti abbraccio Gaetano Grasso

mercoledì 13 giugno 2007

TFR E FONDI PENSIONE -ATTENZIONE AL SILENZIO ASSENSO scad 30.06.07

Consigliamo vivamente di effettuare una scelta entro il 30.06.07 ai lavoratori dipendenti di aziende private,
La legge prevede la canalizzazione del Tfr comunque ad una forma previdenziale complementare gestita dall'Inps (gestita col c....) e non il solito accantonamento come avvenuto fino ad oggi , se siete già iscritti a forme di previdenza complementare di tipo " collettivo" o "altro" cercate di canalizzarlo, per ulteriori informazione scrivetemi pure ...
effettuate la scelta!!!!!!!!!

AUTOVELOX -SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE-

Gli amici del blog ci segnalano sentenze di grande utilità...... grazie!!!

Autovelox – multa – assenza di indicazioni circa la sussistenza di apparecchiatura di rilevamento – illegittimità [L. 168/2002]

La multa è nulla se gli automobilisti non sono informati circa l’ utilizzazione ed installazione dei dispositivi di rilevamento elettronico della velocità. (1)

(1) Sul divieto di utilizzare apparecchi che rilevino l’esistenza di strumenti di rilevamento della velocità, si veda Cassazione 12150/2007.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE

SEZIONE II CIVILE

Sentenza 31 maggio 2007, n. 12833

(Presidente Settimj – Relatore Atripaldi)

Svolgimento del processo

Il Ministero dell’Interno ha impugnato, nei confronti di I. A., con ricorso notificato il 5.1.06, la sentenza del Giudice di Pace di Lagonegro, depositata il 26.11.04, che aveva annullato il verbale di contestazione della violazione dell’art. 142/8 C.d.S. elevato dalla Pol. Strada.

Lamenta la violazione dell’art. 201 n. 1 bis lett. f) C.d.S. e art. 4 D.L. 121/02, dato che erroneamente il Giudice di Pace aveva ritenuto che la prescritta informazione agli automobilisti della presenza dell’autovelox fosse "condizione di legittimità dell’eventuale verbale di contestazione", senza considerare il carattere meramente organizzativo e precauzionale di detta norma, volto ad evitare che l’effetto "sorpresa", determini situazioni di pericolo per la circolazione.

L’intimato non resiste.

Attivata la procedura ex art. 375 c.p.c., il P.G. ha chiesto la trattazione del ricorso in P.U.

Motivi della decisione

Il ricorso è manifestamente infondato alla stregua dell’inequivoco disposto dell’art. 4 L. 168/02, secondo cui dell’utilizzazione ed installazione dei dispositivi di rilevamento elettronico della velocità deve esser data informazione agli automobilisti. Norma di carattere imperativo, che non consente all’interprete di disapplicarla in ragione di un’asserita, ma inespressa "ratio", che ne limiterebbe l’efficacia nell’ambito dei rapporti organizzativi interni alla p.a.; e la cui riscontrata inosservanza determina, come già rilevato dal Giudice di Pace, la nullità dell’opposto verbale, perché emesso in violazione di legge.

Il ricorso va, pertanto, rigettato.

L’omessa costituzione dell’intimato, esonera dalla liquidazione delle spese.

mercoledì 6 giugno 2007

Non è il momento giusto per la caduta del Governo gli amici di D'alema devono prima organizzare le loro tasche e attendere il rally borsistico

Telecom Italia a luglio presentera’ i conti.
Sara’ la prima trimestrale senza i profitti della ricarica, aboliti da Bersani.
Sara’ la prima trimestrale del dopo Tronchetti.
Sara’ la prima trimestrale sotto il controllo spagnolo.
Solitamente chi arriva in azienda vuole fare piazza pulita dei cadaveri accumulati negli armadi. Ricordo che la sola Vodafone Italia ha subito pochi giorni fa una svalutazione del patrimonio di 5 miliardi di euro. Vedremo se luglio sara’ il momento della pulizia o si attendera’ piu’ avanti, una volta concluso l’aumento di capitale di Telco e la eventuale nomina di un nuovo Ceo per Telecom.
Aumento di capitale e nuovo Socio.
Telco (che possiede Telecom Italia) attende ulteriori 900 milioni di euro in cassa o in azioni Telecom. Ci potrebbe essere tutto l’interesse delle mani forti nell’indebolire il titolo nelle prossime settimane.
Intesa dovra’ scegliere i nuovi soci di Telecom.
Si fanno i nomi di Fossati (vedi il mio precedente articolo) e di Guzzetti. Uno dei nomi che pero’ torna alla ribalta in questi giorni e’ Colannino.
Guardiamo agli ultimi avvenimenti.
Magnoni (Sopaf) decide di vendere la sua quota storica in Immsi.
Magnoni (Lehman) e Colannino avevano confermato il loro interesse per Telecom prima dell’arrivo di Telefonica.
Sara’ un caso ma la Lehman di Magnoni ieri ha suggerito un’operazione di arbitraggio: comprare Vodafone e vendere Telecom Italia! Speriamo che la separazione dei business funzioni in casa Lehman!
Colannino e’ vicino a Geronzi e Mediobanca.
Della Valle compra il 5% di Piaggio senza apparenti ragioni.
Sabelli, braccio destro di Colannino e in particolare uomo a capo di Piaggio, lascia pochi mesi fa improvvisamente la societa’…(forse subodorando che Colannino voglia vendere?)
Ora supponiamo che Colannino, ricordandosi della felice esperienza del 1999 decida di rientrare in Telecom seguendo lo stesso schema di allora….
Ricordatevi che la storia spesso si ripete…
Allora Colannino vendette Infostrada e con il ricavato scalo’ la Telecom tramite la catena Olivetti Tecnost.
Questa volta l’imprenditore mantovano potrebbe vendere il suo 55% di Piaggio intorno a 4,5 euro per azione incassando 1 miliardo di euro.
Il miliardo potrebbe essere investito nell’avventura Telecom.
Acquistando il 2,5% del titolo potrebbe poi chiedere di entrare in Telco apportando il suo investimento valorizzandolo 2,5. euro (lo stesso che vorrebbe fare Fossati)
Il tutto avverrebbe senza ricorrere al debito, e in questo mondo di tassi al rialzo non e’ male!
Ecco forse spiegato l’intervento su Piaggio di Della Valle. E’ stato avvisato che girano dossiers sulla vendita di Piaggio?
Forse il nostro nemico pubblico dei furbetti del quartierino ha le carte gia’ segnate? Mah…le registrazioni telefoniche non sono piu’ di moda oramai….quindi scoprirlo non e’ facile. E poi..in questi giorni non e’ consigliato alla Guardia di Finanza di mettere sotto controllo telefono di imprenditori o banchieri…..(o perlomeno questo e’ cio’ che malignano gli amici di Speciale!)
In Telecom bisognera’ poi procedere alla nomina del nuovo Ceo, c’è che vuole Pistorio, chi Rossi, taluni Costamagna, ma uno dei candidati piu’ autorevoli potrebbe essere Galateri.
E’ ovvio che Geronzi (e Profumo) spingano per Galateri, cosi’ facendo si liberera’ il posto per Geronzi stesso in Mediobanca.
Ma che ruolo giochera’ Intesa?
Se pretendesse di comandare troppo i giochi rischierebbe di rovinare i rapporti già tesi con Mediobanca e quindi Generali (entrambi azionisti Telecom).
Ma al contempo non puo’ dare in mano tutto a piazzetta Cuccia. Almeno fino a quando non saranno sistemate le quote in eccesso di Unicredito.
I rapporti Intesa Generali sono tesi anche per la partita Eurizon (anche lei da decidersi in poche settimane). Riuscira’ Bazoli a convincere San Paolo a scindere Eurizon in due (assicurazioni e asset management) e collocare una quota della societa’ in mano alle fondazioni in modo tale da riallacciare il filo con Generali?
E Mediolanum, socio di una Mediobanca alla caccia di un alter Esperia, che ruolo avra’? La scorsa settimana Doris ha comunicato che vuol essere anche lui del gioco (altrimenti vende tutto ad un estero….).
Le partite estive si preannunciano entusiasmanti, tuttavia sarebbe propedeutica una veloce correzione degli indici prima di trovare lo slancio verso i record di borsa del 2000! 0 commenti

domenica 3 giugno 2007

BENEDETTO XVI PAPA SOTTOSTIMATO

La svolta del Papa su Israele e sulla pace. Eccezionale!

Pubblicato da Davide Romano alle 16:38 in Israele e ANP


"Lo Stato d'Israele deve poter sussistere pacificamente in conformità alle norme del diritto internazionale". Lo chiede Benedetto XVI nel discorso al Corpo Diplomatico. Secondo il nuovo Papa, in conformità alle norme internazionali, "parimenti, il Popolo palestinese deve poter sviluppare serenamente le proprie istituzioni democratiche per un avvenire libero e prospero". (...)

Secondo il Papa "il pericolo è reso più acuto dal terrorismo organizzato, che si estende ormai a livello planetario". "Numerose e complesse - ha spiegato il Pontefice - ne sono le cause, non ultime quelle ideologico-politiche, commiste ad aberranti concezioni religiose".

Ferma è la condanna di Ratzinger verso un terrorismo che "non esita a colpire persone inermi, senza alcuna distinzione, o a porre in essere ricatti disumani, inducendo nel panico intere popolazioni, al fine di costringere i responsabili politici ad assecondare i disegni dei terroristi stessi". (...)L'affermazione della pace, ha detto ancora il Papa, "non è solo il silenzio delle armi", ma ha come premessa fondamentale il rispetto dell'uomo e dei suoi diritti(...) Liberonews

Finalmente ce l'ha fatta! un Papa a detto "Israele" invece che "Terra Santa". Un vero avvenimento! Sembra una stupidata, lo so. Ma teologicamente è molto importante. Uno dei fondamenti della teologia antisemita della Chiesa era proprio la "teologia della sostituzione", e cioè la tendenza a sostituire il popolo ebraico con quello cattolico, lasciando agli ebrei la funzione di errare per dimostrare al mondo la loro sorte di peccatori (scusate il linguaggio, ma in soldoni era questo il concetto). Con Giovanni Paolo II è arrivato il riconoscimento del diritto di Israele a esistere (nel 1995, e solo dopo gli accordi di pace, dando l'infelice impressione che il Vaticano avesse la necessità dell'ok palestinese per riconoscere Israele!), comunque un grande passo. Ma neppure il Papa polacco era mai riuscito a dire la parola "Israele". Oggi Ratzinger lo ha fatto, e siamo certi che le sue parole non sono casuali: dire Israele vuol dire riconoscere che la vera Israele è quella che c'è, e non il popolo cattolico. Un grazie di cuore a questo Papa, tanto criticato (e a volte anche giustamente) per le sue chiusure, ma anche capace di grandi aperture. Da non sottovalutare anche l'altra frase-chiave sulla pace, sulla quale da anni ci battiamo. "Pace" non è solo il silenzio delle armi, ma il rispetto dei diritti umani. Un doppio bravo - di cuore - a Benedetto XVI!!

La Filosofia dell'investitore Italiano........

meritevole e degno di nota dal blog Mercato Libero di Paolo Barrai
Gli italiani rischiano di essere famosi nel mondo per la pizza, gli spaghetti, il mandolino, la mafia, i numerosi telefonini, le vacanze al mare ad agosto sulla sdraio con la famosa pancetta.....
Purtroppo sono anche famosi per l'incapacita' assoluta di capire dove e come investire i propri soldi.....
Dopo l'Argentina, Cirio, Parmalat e il crollo del 2001 di titoli come Tiscali e Fastweb....ci si mette anche la totale assenza di intelligenza nell'allocazione del denaro...
Guardiamo insieme questi numeri....
ETF O FONDO?
Oggi un ETF azionario costa per il sottoscrittore 0,15% all’anno di spese di gestione, un fondo azionario di una banca italiana mediamente 1,8%.I due prodotti sono molto simili anzi, in molti casi l’ETF ha batturo il rendimento del fondo.
Eppure sono molti gli italiani che ancora detengono fondi azionari italiani o lussemburghesi pagando tale commissione (per un patrimonio di 100.000 euro si risparmierebbe 1650 euro all’anno di commissioni!).

FONDO COMUNE O FONDO LUSSEMBURGHESE?
Oggi, investire in un fondo lussemburghese vuol dire spostare la tassazione al momento della vendita, investire in un fondo italiano vuol dire pagare immediatamente il capital gain.
Vediamo di calcolarne l’impatto…
Prendiamo per esempio il mercato tedesco (Dax) che in 4 anni e’ salito del 350% (da 2260 a 7910).
Prendiamo due investitori italiani che abbiano deciso di comprare, il primo un fondo lussemburghese, il secondo, un fondo comune italiano, entrambi che investivano sul DAX.
Ipotizziamo che i due gestori abbiano ottenuto le stesse performances e supponiamo , per semplicita’ di calcolo che il rendimento sia stato costante in tutti i 48 mesi.
Se il rendimento lordo mensile fosse stato del 2,6% per entrambi i gestori a fine periodo il valore della quota per l’investitore del fondo lussemburghese sarebbe stato di 342.825 euro. (rendimento lordo finale del 342% in 4 anni).
Al momento della vendita si applicherebbe un’aliquota del 12,5% e quindi il capitale sarebbe pari a 312.472 euro.
Vediamo ora cosa accadrebbe all’investitore del fondo comune italiano.
Ipotizziamo sempre un rendimento lordo del 2,6%.
Ipotizziamo tassazione mensile con rendimento netto al 2.275%
Il capitale netto dopo 48 mesi sara’ pari a 294.398
Quindi l’italiano che avesse investito 100.000 euro in un fondo sul dax 4 anni fa avrebbe perso oltre 18.000 euro se avesse scelto un prodotto italiano rispetto ad un prodotto lussemburghese!

E.....ETF LUSSEMBURGHESE?
Se lo stesso investitore avesse investito 100.000 in un ETF lussemburghese avrebbe inoltre risparmiato 1650 euro di commissioni all’anno ovvero 6.600 euro.
In aggiunta avrebbe avuto un vantaggio fiscale di 18.000 euro.
Quasi 25.000 euro che l’allocco italiano avrebbe pagato in piu’ rispetto al furbo lussemburghese!
Per quanto dovra' andare avanti ancora questa storia?

MA NON E' FINITA....
L’italiano da spiaggia non contento di farsi male con commissioni e tassazione di fondi decide di investire nei fondi obbligazionari obbligazionari.
Fino a qui nulla di male se non che decide di lasciare il denaro in fondi di liquidita’ e/o obbligazionari a breve e/o lungo periodo, magari italiani
Risultato....paga commissioni piu' care (rispetto all'etf), viene penalizzato fiscalmente (se il fondo e' italiano) e perde soldi rispetto a quello che ha scelto il fai da te acquistando BOT a un anno (il prodotto piu’ facile che esista) che oggi offre un rendimento netto del 3,65% (molte sono le banche che fanno pagare 10 euro per acquistare un Bot e non una commissione percentuale)

Ma poi vuole rifarsi, va in banca o da un promotore e si fa consigliare. E qui viene il bello….le banche e le reti spingono il nostro investitore ad acquistare prodotti strutturati o assicurativi a capitale garantito che permettono di partecipare al rialzo del mercato azionario.
Peccato che dietro questi prodotti vi siano dei costi (molte volte anticipati o occulti) che distruggono le performances, oltre al fatto che viene bloccato il capite per anni (il costo d’uscita dal prodotto e’ molto penalizzante per l’investitore).
Con i mercati azionari degli ultimi anni, i sottoscrittori di questi prodotti hanno avuto dei ritorni di poco superiori alle obbligazioni (ma se avessero investito una piccola parte del loro capitale nel mercato azionario direttamente avrebbero ottenuto risultati migliori). Se i mercati rallenteranno (e non dico scenderanno) la maggioranza di questi prodotti avranno performance inferiori a quelle di un titolo di stato e anche prossime allo 0.
Quindi tanto rumore per nulla…….eccetto per il sistema bancario che ha preso grandi commissioni ai clienti.

la scelta dell'allocazione del risparmio non e' ovviamente facile, ed e' per questo che si dovrebbe spingere sempre di piu' verso la consulenza. La consulenza e' un servizio che dovrebbe essere pagato a parte e che dovrebbe essere slegata dalla vendita dei prodotti di una particolare banca.
La figura del promotore dovrebbe essere di molto ridotta per lasciare il posto alla consulenza pura e alla scelta (e a questo punto veramentelibera) del prodotto migliore sul mercato per il prioprio cliente.
Se l'investore si abituasse a pagare una commissione di consulenza e una per l'acquisto del prodotto anche se la somma dei due costi fosse uguale a quella odierna l'investitore godrebbe di benefici immensamente superiori.
Ma la gang delle banche non ci pensa lontanamente a proporre una tale soluzione....e l'italiano medio e' troppo preoccupato a mangiar spaghetti e comprare l'ultimo modello di cellulare...