Montezemolo: Ultima Relazione Fra Storia e Tecnologia |
Così è stata scandita la relazione del presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, all'assemblea annuale degli imprenditori, la quarta ed ultima del suo mandato presidenziale che scadrà l'anno prossimo.
Arriva a bordo di una Fiat Multipla (se ne andrà invece a bordo di una fiammante Grande Punto) qualche minuto dopo le 9 all'Auditorium parco della musica (dove da due anni ha trasferito l'evento per il gran numero di partecipanti, quest' anno 3.350) e, a passo svelto, chiede "dov'é la sala stampa".
Montezemolo, che di lì a poco illustrerà la relazione, è in polo blu, calzoni verdi e Tod's. Alle spalle del direttore generale di Confindustria, Maurizio Beretta, finge di origliare il briefing con i giornalisti. Con un sorriso, fa solo un gesto per dire che è tutto ok, e scappa via. Beretta lo intravede e dice solo: "Look Marchionne".
Il numero uno degli industriali sale atleticamente (due gradini per volta) verso la sala per una prova microfono: "Viva le Marche, viva Tolentino, viva la poltrona Frau" dice suscitando sorrisi e via a cambiarsi d'abito per una istituzionale grisaglia grigia, camicia bianca, cravatta blu a pois bianchi e immancabile fazzoletto bianco nel taschino.
Nel frattempo, comincia la parata di industriali, cariche dello Stato e militari, rappresentanti di governo, politici. La maggior parte entra dall'ingresso "del potere" come lo definiscono alcuni che, invece, varcano il cancello accanto (molti tirando un trolley) vicino al quale sono in esposizione una Panda Van Rossa e due scooter Piaggio MP3 (quelli con due ruote anteriori) con i loghi di Confindustria.
Prodi, Marini, Bertinotti (questi ultimi due in sala rispettivamente con pipa e sigaro in bocca), Rutelli, Letta, i ministri Gentiloni, Parisi, Bonino, Padoa-Schioppa, Bersani, Damiano, Nicolais, Ferrero, Fioroni, il governatore di Bankitalia Draghi. E capitani d'industria e gotha della finanza Profumo e Geronzi (quest'ultimo distante dal suo ex braccio destro, Matteo Arpe, seduto in un altro settore) arrivano e restano sempre assieme come i fratelli Abete, Marchionne e John Elkann, Marcegaglia, Confalonieri. Assenti, fra gli altri, l'ex presidente Antonio D'Amato e Silvio Berlusconi, di cui per un po' si è vociferato l'arrivo nel suo stile ad effetto, con la coppa di Champions League vinta ieri ieri dal suo Milan. Soliti assalti e resse di cronisti (ne sono accreditati 460 fra italiani e stranieri), fotografi e teleoperatori.
Montezemolo parte e il primo grosso e lungo applauso lo riceve quando, senza nominarlo, attacca Bertinotti. Preso l'abbrivio, lancia strali al governo, guardando in prima fila Prodi, che resta imperturbabile e non lo degna di uno sguardo anche quando riceve un paio di riconoscimenti per il suo lavoro.
Il numero uno di viale dell'Astronomia prende in prestito parole di Churchill ("l'idea del comunismo è che fare profitti sia un vizio, ma io credo che il vero vizio consista nel subire delle perdite"), di Einaudi alla Costituente ("La legge non deve essa stessa istituire i monopoli"), di Tony Blair ("la politica è l'arte del possibile, ma ogni tanto nella vita bisogna dare una chance all'impossibile") mentre i punti più importati della relazione sono proiettati sul maxischermo in sala. Non risparmia pesanti critiche alla politica, leit motiv del suo discorso.
Anonime, quest'anno, le "mises" delle donne, (sobria eleganza per la Marcegaglia, in giacca crema gessata nello stesso color nocciola dei pantaloni e top di seta crema, seduta al tavolo della presidenza alla sinistra di Montezemolo e accanto a Bombassei). Al contrario, degli uomini fra cui l'informale Marchionne, in golf girocollo nero, camicia azzurra, calzoni grigi, il folkloristico "imprenditore texano" in nero, al secolo Enrico Grossi di Reggio Emilia (produce carrelli guidati al laser), capelli sulle spalle biondi e ricci sotto un cappello da cowboy nero, collanina con aquila in oro, e camperos con sulla punta un teschio con due ossi incrociati. E fra i giornalisti, il direttore di Libero Mercato Oscar Giannino, in versione "viva l'Italia": attillato gessato rosa fragola,
1 commento:
Nuovi politici che iniziano a far politica in tarda età quando ormai hanno avuto tutto dalla vita!
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