o
leggetevi B. Graham e la teoria del NCAV. Valutate solo le attività
correnti, ignorate quelle a lungo termine, la cassa varrà pure 100, ma
gli accounts receivable 70/80 non 100, il magazzino qui assente 30/50
non 100, gli immobili che normalmente valgono meno dei prezzi di mercato
non contateli, sottraeteci le passiività finanziarie gonfiandole
addiritturà un po' (magari delle future perdite edei costi di
liquidazione). Avrete ottenuto un valore minimo intrinseco al di sotto
del quale difficilmente potrà andare e potrete mantenere per il lungo
periodo con un buon margine di sicurezza per i vostri investimenti. Il
BV non dice nulla, perchè gli asset sono gonfiati e a volte
ineseigibili, le passività mai minori di quanto dichiarato. Il valore di
mercato delle attività molte volte è inferiore q quello iscritto a
bilancio, per le tensioni di mercato, la scarsa liquidità, il rifiuto
delle banche a finanziare operazioni rischiose.
"La famiglia è la prima sede dove si comprende il significato dell'esistenza. In un mondo in cui prevalgono i valori del profitto, della ricchezza, del piacere, la cultura dell'accoglienza mira a coltivare i valori del servizio e del dono."
domenica 25 settembre 2011
venerdì 23 settembre 2011
Hanno creato la crisi economica globale apposta per
creare il caos globale e un’apertura politica globale per far entrare la
loro schiacciasassi globale chiamata governo mondiale.
Di Saman Mohammadi
The Excavator
The Excavator
Mentre ci dirigiamo verso il crollo del 2011, il collasso economico
e politico di ogni nazione in Occidente sta avvenendo esattamente
secondo i piani. Il destino dell’Occidente viene determinato nelle ombre
della storia da parte delle banche dall’inferno che gestiscono
l’America e l’Unione europea.
Una volta che la verità sulla crisi economica globale sarà
pienamente compresa dai popoli delle nazioni, ci saranno non solo
rivolte per le strade e i negozi saranno bruciati, ma anche catastrofi
politiche, rivoluzioni, impiccagioni pubbliche dei leader politici, e
una sofferenza insopportabile.
La verità è che i paesi in Europa e altrove non vengono salvati,
essi vengono ridotti in schiavitù attraverso il debito da una classe
internazionale di banchieri ladri e banditi protetti dai governi che
controllano il FMI, la Banca Mondiale, la Federal Reserve Bank, ed altre
banche a gestione privata.
Hanno creato la crisi economica globale apposta per creare il caos
globale e un’apertura politica globale per far entrare la loro
schiacciasassi globale chiamata governo mondiale.
I banchieri dall’inferno stanno lavorando ad un grande progetto
politico, che è quello di utilizzare le moderne tecnologie e conoscenze
scientifiche per creare una nuova Babilonia su scala globale, sulle
rovine della civiltà occidentale e dell’America.
Quando il colpo finale contro lo Stato nazione e la libertà
occidentale sarà inferto dai banchieri criminali e dalle società
multinazionali, saranno scavate fosse comuni e saranno utilizzati campi
di detenzione per i prigionieri politici.
Le nazioni che si oppongono all’autoritario nuovo ordine mondiale,
vengono diffamate in qualsiasi forma dalla stampa internazionale.
L’Iran viene chiamata la nuova Germania nazista perchè resiste agli
obiettivi egemonici del nuovo ordine mondiale in Medio Oriente.
E, ultimamente, la Germania è stata indicata come il Quarto Reich
perché il suo popolo esercita i suoi diritti democratici e si rifiuta di
dare altro denaro alla totalitaria Unione Europea e alle corrotte
banche internazionali.
La giornalista irlandese/australiana Jane Burgermeister dice che il
popolo della Germania è in rivolta contro l’Unione europea, perché non
vuole essere saccheggiato e distrutto dalle banche come la Grecia e
altre nazioni europee.
Burgermeister ha scritto il 6 settembre nel suo articolo, “Fine partita Per l’Euro: i legislatori tedeschi si ribellano mentre l’opinione pubblica si oppone ad altri salvataggi bancari“:
L’opinione pubblica tedesca e molte delle élite del paese, compresi gli organismi rappresentativi delle imprese manifatturiere, si oppongono ad ulteriori salvataggi delle banche sulla base del fatto che esse impongono giganteschi debiti bancari ai contribuenti, rovinando le finanze pubbliche e distruggendo l’economia reale.
Un nuovo sondaggio mostra che il 90% delle persone ora si oppone ai piani di un nuovo finanziamento, perché il salvataggio della zona euro non aiuta a risolvere il problema del debito. L’85% ha dichiarato che le banche dovrebbero essere costrette ad accusare il colpo se un paese diventa insolvente.
E’ bello vedere che la Germania si è fatta carico del proprio destino. Tutte le nazioni devono fare altrettanto perché il sogno totalitario di un nuovo ordine mondiale dittatoriale che è al centro dell’agenda globale delle banche sarà il peggior incubo dell’umanità.
Il poeta americano Ezra Pound divideva le banche in due categorie:
le banche dall’inferno che praticano l’usura e creano incubi per le
nazioni, e le banche dal paradiso che non praticano l’usura, ma invece
prestano denaro in modo che le imprese possano funzionare normalmente e
possano fare un gran lavoro. Pound ha detto:
“Esistono due tipi di banche: il Monte dei Paschi e i diavoli.
Le banche costruite per la beneficenza, per la ricostruzione, e le banche create per far leva sul popolo “(Pound: Selected Prose; Pg. 176)..
Il Monte dei Paschi di Siena
, la più antica banca esistente al mondo, è stata creata nel 1472 dai
Magistrati della Repubblica di Siena e non consentiva la pratica
dell’usura. E’ stato ormai comunemente compreso nella seconda Età dei
Lumi occidentale che l’usura è una tassa sul popolo,
sul governo e sugli affari che viene incassata da corrotti banchieri
privati che controllano le banche centrali private e creano denaro dal
nulla.
Pound ha detto che il monopolio del credito è stato la base di
tutte le altre operazioni monopoliste che affondano le nazioni e privano
le persone della ricchezza, scrivendo:
“I vari monopoli, che culmineranno con il monopolio della moneta stessa, chiave di tutti gli altri monopoli, erano e sono, monopoli di sfruttatori”. (Pound:. Selected Prose, Pg 176).
Quello che inseguono gli insidiosi banchieri di Londra e New York
non è il denaro, ma il monopolio politico sulla storia e sull’umanità. La loro grande passione è il potere, e il loro più grande strumento di guerra è il debito.
Quando le bombe cadono sulle nazioni le persone possono sentire e
vedere che sono in guerra e chiedere vendetta contro gli autori della
violenza. Ma quando viene usato il debito contro una nazione, i politici
comprati tacciono e ci vogliono generazioni prima che la popolazione si
risvegli dal suo sonno.
L’America è stata conquistata da quest’arma silenziosa chiamata
debito dopo che il nemico subdolo ha sequestrato la sovranità
finanziaria degli Stati Uniti nel 1913. I banchieri hanno rovesciato il
sistema costituzionale bancario che i padri fondatori avevano istituito
dopo la vittoria contro l’Impero Britannico e lo hanno sostituito con
la definitiva banca dall’inferno, la privata Federal Reserve Bank.
Pound ha detto che la banche dall’inferno sono sanguisughe e
predatori che trattano gli esseri umani come riserva di sangue da
utilizzare e succhiare. Egli ha scritto:
“Le banche sono l’inferno, da quanto ci riporta la documentazione, hanno avuto inizio come bande di creditori, associate per strangolare fino all’ultima oncia di profitto dei loro debitori”. (Pound:. Selected Prose, Pg 270).
Anche altri poeti hanno gettato i banchieri usurai nella stessa
luce oscura e hanno confrontato il banchiere al diavolo. Il poeta
tedesco Goethe ha diffidato dall’uso della carta moneta. Nel suo libro,
Gli Studi Scientifici, ha detto:
“Ci sono diversi tipi di denaro: oro, argento e monete di rame, o carta moneta. Le monete sono terribilmente reali, la carta moneta è solo convenzione.”. (Goethe:…. Gli studi scientifici Editori Suhrkamp 1988 New York, pubblicato e tradotto da Douglas Miller Pg 26..).
Douglas Miller, l’editore e traduttore in inglese de Gli studi scientifici di Goethe, ha scritto:
“Le opinioni negative di Goethe sulla carta moneta si riflettono nella parte II del Faust, dove Mefistofele convince l’imperatore a introdurre la carta moneta basata sul valore di un tesoro sepolto da scoprire. Questo piano si rivelerà più tardi rovinoso per l’impero.” (Pag. 322).
Goethe creò Mefistofele, che impersona il diavolo nel suo lavoro teatrale Faust,
il venditore di carta moneta. Il punto è che fare soldi dal nulla,
supportandolo con nulla, e prestarlo alle persone con gli interessi è
male.
I diavoli del sistema bancario occidentale convinsero il Faust
d’America, il presidente Woodrow Wilson, a far approvare il Federal
Reserve Act nel 1913 e a segnare con una firma il destino del suo
paese.
Fin dal 1913, l’America è stata sotto l’incantesimo del male e
trascinata nel buio. L’epoca dal 1913 ad oggi deve essere ricordata come
l’età dell’Inferno, che ha incluso due guerre mondiali non necessarie,
inutili depressioni economiche, e una sofferenza di massa inutile.
Ma questa lunga era di oscurità e ignoranza collettiva sta finendo.
L’America è sveglia dopo essere stata messa a dormire per un secolo. Le
menzogne e gli inganni su cui si fonda il Sistema della Federal
Reserve si stanno sgretolando in polvere.
Alan Greenspan, Ben Bernanke, e gli altri servitori di Satana hanno
perso il loro fascino sulla psiche americana e sul sistema bancario
globale. Le loro malefiche politiche economiche progettate per portare
benefici ai pochi associati a spese dei molti ignoranti non possono più
essere camuffate come buone.
Alex Jones ha dato un importante messaggio sul suo programma radiofonico il 13 settembre 2011, dicendo:
Siamo in grado di sconfiggere questo male. E abbiamo intenzione di sconfiggerlo raggiungendo gli impostori, i burocrati, i tecnici del sistema. E chiedendo loro, ‘Vi piace il modo in cui stanno andando le cose? Pensate che una cultura della menzogna sia sostenibile? E’ questo quello che volete per i vostri figli?’
In questo periodo della storia, il messaggio di libertà economica e
saggezza politica raggiunge la casa di ogni individuo, ogni famiglia e
ogni nazione.
Quante più persone si rendono conto che le nostre società sono
schiavizzate con l’arma del debito e delle crisi economiche che non
abbiamo creato noi, ma i banchieri del male, la chiamata alla
rivoluzione contro il sistema bancario attuale crescerà.
Se il male della Federal Reserve Bank e dell’intero sistema
bancario che si basa sull’usura e sul falso debito non sarà distrutto
come la schiavitù africana in America, allora l’umanità non sarà in
grado di nutrire gli affamati e dare una casa ai senzatetto.
Dobbiamo sostituire le banche dall’inferno che hanno portato la
povertà e la distruzione nel mondo con le banche dal paradiso per dare
al mondo la prosperità e la libertà.
Traduzione di Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.comgiovedì 8 settembre 2011
da Il Corriereblog
Il debito pubblico della Germania è superiore a quello dell'Italia |
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Mercoledì 27 Aprile 2011 08:11 |
Stavolta Germania batte Italia. Nel debito pubblico. Il debito
pubblico tedesco, per effetto delle revisioni contabili adottate da
Eurostat (che Il Sole 24 Ore aveva anticipato alcune settimane fa), è
aumentato di colpo nel 2010 di ben 319 miliardi di euro. Si è innalzato
così a 2.080 miliardi, primo debito europeo ad andare oltre la soglia
dei 2mila miliardi, sorpassando a tutto gas quello italiano. La notizia è ora ufficiale. Eurostat, con la prima notifica del 2011, ha incluso nel perimetro del debito pubblico dei Paesi Ue le società veicolo che si sono fatte carico dei salvataggi delle banche pericolanti durante la crisi. Ciò ha comportato per la Germania le conseguenze negative maggiori perché il suo debito pubblico in rapporto al Pil è cresciuto dal 73,5% del 2009 e dal 75,7% inizialmente previsto fino allo scorso ottobre per il 2010, al ben più corposo 83,2% definitivo annunciato ieri. Quello tedesco è dunque diventato il terzo debito pubblico lordo più alto del mondo in valore assoluto, scavalcando di 236 miliardi quello dell'Italia, sceso al quarto posto. Anche il debito pubblico della Gran Bretagna del 2010, previsto in autunno dalla Commissione europea pari al 77,8%, è stato elevato all'80% del Pil. Per non parlare delle "passività contingenti" accumulate da molti Paesi durante la crisi, cioè di quelle garanzie ed emissioni a favore delle banche che per il momento non sono considerate debito pubblico ma che potrebbero diventarlo in futuro, anche soltanto in parte, se le cose dovessero andare storte. Nel 2010 l'Eurostat ha stimato tali "passività contingenti" pari al 24,7% del Pil per la Gran Bretagna, al 125% per l'Irlanda, al 25,1% per la Grecia, al 15,9% per il Belgio, al 5,6% per la Spagna e al 2,8% per la Germania. L'Italia, per inciso, non ha "passività contingenti" di questo tipo. Qualche giorno fa il Fondo monetario internazionale nel suo ultimo "Fiscal monitor" ha previsto che nel 2016 il debito pubblico lordo americano toccherà il 112% del Pil: sarà, cioè, non molto distante dai livelli dell'Italia. Tuttavia, il nostro Paese ha i conti delle famiglie in ordine mentre in America essi non lo sono affatto, essendo tuttora completamente sgangherati ad oltre due anni e mezzo dallo scoppio della "bolla" dei subprime. La Germania aveva sinora gestito con una certa "riservatezza" i dissesti dei suoi istituti bancari, ma alla fine i nodi sono venuti al pettine (e forse ancora non del tutto a giudicare dalla riluttanza delle banche dei Länder a sottoporsi agli stress test). Da ieri non soltanto il debito pubblico americano, su cui Standard and Poor's ha recentemente acceso i riflettori, ma anche quello tedesco è diventato ufficialmente un po' più "italiano". L'Italia, con il debito pubblico della Prima repubblica, aveva "rubato" a se stessa molta della sua crescita futura: un furto di cui ancora oggi scontiamo le conseguenze. Ma è da quasi un ventennio che il nostro Paese ha bloccato la corsa del suo debito pubblico, il cui rapporto con il Pil prima è sceso per poi risalire in questi ultimi anni più che altro per effetto della diminuzione del Pil. Sono ora gli altri Paesi a rubare a se stessi crescita futura con il debito. Prima l'avevano abbondantemente fatto con i debiti privati, che restano assai elevati. Adesso da quei debiti privati origina come conseguenza anche un aumento, senza precedenti in tempi di pace, del debito pubblico. Nel 2010 il deficit/Pil italiano è stato pari al 4,6%, non molto superiore a quello tedesco, pari al 3,3%, contro il 7% della Francia, il 9,2% della Spagna, il 10,4% della Gran Bretagna e il 10,6% degli Stati Uniti. Ma quasi tutto il deficit dell'Italia consiste nel pagamento degli interessi sul debito pregresso: è ancora, cioè, una conseguenza di quella crescita futura che avevamo rubato alle nuove generazioni negli anni 80. Gli altri Paesi, invece, stanno rubando ora ai loro giovani la crescita futura, come mostrano chiaramente i bilanci primari previsti dall'Fmi per il 2011. Infatti, quest'anno l'Italia sarà l'unico Paese del G-7 a presentare un avanzo primario (0,2% del Pil). Tutti gli altri Stati, dopo i già disastrosi 2009-2010, avranno ancora dei deficit primari, nella maggior parte dei casi assai consistenti: Stati Uniti (9%), Gran Bretagna (5,5%), Francia (3,3%), Giappone (8,6%), Canada (4,1%), Germania (0,3%). Crescere è indubbiamente importante ma nell'era post-Lehman Brothers tenere in ordine i conti non lo sarà di meno. Marco Fortis - Il Sole 24 Ore - 27 aprile 2011 |
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